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3 priorità fondamentali per la trasformazione digitale nel 2024
Questi flussi di lavoro richiedono la documentazione di una visione, l’assegnazione ai leader e la responsabilizzazione dei team per la sperimentazione. I CIO devono cercare di fissare obiettivi realistici e comunicare quali flussi di lavoro sono prioritari.
2. Gestire gli impatti sul business colmando le lacune operative e di sicurezza
Le trasformazioni digitali mirano a ottenere vantaggi competitivi, in genere attraverso nuovi prodotti digitali, migliori esperienze per i clienti e processi decisionali basati sui dati. Le iniziative variano a seconda del settore e della strategia aziendale e possono includere lo smart manufacturing [in inglese], la sanità digitale [in inglese], le iniziative di e-government [in inglese], i programmi di sostenibilità [in inglese], i gemelli digitali [in inglese], e altro.
Alla base di queste iniziative ci sono le competenze fondamentali della trasformazione digitale [in inglese], che comprendono il design thinking, la gestione dei prodotti, le metodologie agili, le pratiche devops, la personalizzazione delle applicazioni e la governance dei dati. Queste pratiche includono leadership e pratiche di delivery supportate da competenze operative e di gestione del rischio, ed è proprio su queste ultime che la ricerca mostra che molte aziende sono in ritardo. I CIO dovrebbero considerare il fatto che colmare queste lacune rientra nelle loro priorità di trasformazione digitale.
Per esempio, nell’ultimo decennio molti Chief Information Officer hanno promosso pratiche devops [in inglese] come CI/CD [in inglese], infrastructure as code [in inglese], osservabilità dei dati [in inglese] e riduzione del gap culturale tra team di sviluppo e operazioni IT. Secondo il DevOps Benchmarking Study 2023 [in inglese], i top performer realizzano significativi vantaggi di business, tra i quali il 67% con una frequenza di deployment on-demand, e il 94% con tassi di change failure inferiori al 15%.
Tuttavia, secondo altre indagini, sebbene molte imprese lo chiamino devsecops, l’implementazione delle best practice devsecops sulla sicurezza [in inglese] è in ritardo.
Nella ricerca SANS 2023 DevSecOps [in inglese], meno del 22% degli intervistati ha applicato patch e risolto rischi e vulnerabilità di sicurezza critici in meno di due giorni. Inoltre, mentre i test statici sulla security delle applicazioni (SAST) sono risultati lo strumento più utile per l’82% degli intervistati, solo il 28% dichiara di utilizzare questo genere di soluzioni su almeno il 75% della propria base di codice.
Qui, il rapporto State of DevSevOps del 2023 [in inglese] evidenzia diverse lacuna che i CIO dovrebbero cercare di colmare nelle loro trasformazioni digitali del 2024, tra cui la formazione inadeguata in materia di sicurezza, la carenza di personale addetto alla salvaguardia delle applicazioni e la mancanza di trasparenza nei flussi di lavoro di sviluppo e operativi.
I CIO dovrebbero cercare altre pratiche operative e di gestione del rischio per integrare i programmi di trasformazione. Per esempio, McKinsey stima [in inglese] che le aziende possano tagliare dal 15% al 20% dei costi del cloud attraverso l’ottimizzazione, e l’implementazione delle pratiche finops [in inglese] rappresenta una possibile opportunità. Un’altra area su cui concentrarsi è quella del continuous testing [in inglese], soprattutto perché l’IA generativa e i copilot possono aumentare la velocità di sviluppo del codice e i rischi derivanti dai generatori di codice.
3. Formare leader della trasformazione per mettere in atto più iniziative
La crescente domanda di innovazione, di trasformazione a livello aziendale e di capacità tecnologiche, di dati e di automazione a livello dipartimentale rappresenta oggi una sfida significativa per i CIO. È abbastanza comune vedere un numero di richieste di investimenti tecnologici superiore a quello di program manager, architetti e altri leader con ruoli nelle iniziative di trasformazione. Se aggiungiamo l’arretrato di debiti tecnici, i miglioramenti della sicurezza e il lavoro necessario alla trasformazione della shadow IT [in inglese], si ottiene un reparto tecnologico sovraccarico di impegni.
Anche se non tutte queste iniziative rientrano nella mia definizione di trasformazione digitale, essere in grado di supervisionare un maggior numero di iniziative, standardizzare piattaforme multiuso e fornire programmi di governed citizen data science [in inglese] può essere altamente trasformativo in un contesto guidato dallo sviluppo di un maggior numero di leader della digital transformation, o di quelli che io chiamo pionieri digitali [in inglese].
La priorità assoluta di Gartner per le risorse umane nel 2024 [in inglese] è la crescita dei leader e dei manager, dato che i leader delle risorse umane riferiscono che il 76% dei manager è sopraffatto dall’aumento delle responsabilità lavorative, e che il 51% ha più responsabilità di quante ne possa gestire. Sospetto che molti CIO siano alle prese con questi stessi problemi all’interno dei loro dipartimenti, soprattutto quando chiedono ai pionieri del digitale di guidare e contribuire a troppe iniziative.
Per risolvere questo problema, i Chief Information Officer dovrebbero collaborare con le risorse umane, attingere ai loro budget per la formazione e lo sviluppo e avviare programmi per formare i leader della trasformazione e della gestione del cambiamento [in inglese]. In questo modo, potranno aumentare il numero di iniziative che l’IT può lanciare, ottenendo risultati più rapidi e riducendo la resistenza dell’azienda nei confronti del cambiamento.
In vista del 2024, per i CIO sarà difficile stabilire il giusto equilibrio di iniziative nei loro programmi di trasformazione digitale. Tenete presente che le promesse eccessive e le mancate realizzazioni sono ottime ricette per il fallimento, quindi l’aumento del numero di leader della digital transformation e l’investimento in programmi di apprendimento sono fondamentali per i Chief Information Officer che devono affrontare la pressione per ottenere impatti maggiori e più rapidi.