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CIO, una professione al bivio: se non evolve, sarà senza prospettive
Quindi, nonostante le variazioni dei titoli, il Chief Information Officer – in qualsiasi veste venga presentato – è sempre il dirigente a cui viene chiesto di trasformare le impegnative sfide aziendali in nuove opportunità digitali. Sebbene si possa discutere se CIO sia o meno la definizione più adatta per il leader digitale moderno, Haake sostiene che è importante non fissarsi tanto sugli acronimi quanto piuttosto sui ruoli e sulle responsabilità.
“Riusciremo mai a trovare un titolo vero e proprio per questo leader o continueremo ad aggiungere lettere all’infinito?”, afferma Haake. “Penso che alla fine dovremo creare una definizione forte. Di quali competenze avrà bisogno il leader digitale del futuro e di quali caratteristiche avrà bisogno più avanti?”.
Definire il leader digitale della prossima generazione
Omer Grossman, CIO globale di CyberArk, apprezza ancora la qualifica di CIO e ritiene che sia ancora rilevante. Ma ritiene che molti leader IT, per prosperare, debbano subire un sottile aggiustamento dei ruoli e delle responsabilità.
Grossman sostiene che i CIO di primo livello, che si concentrano sul “tenere accese le luci”, non sopravviveranno. Quelli di secondo livello che sono, oggi, la maggior parte dei CIO, consentono all’azienda di gestire processi più efficienti ed efficaci. “E questo va bene”, dice. “A differenza del responsabile IT del primo livello, questo Chief Information Officer comprende davvero l’azienda e si allinea ai suoi obiettivi in evoluzione”.
Ma il terzo livello, che secondo Grossman è quello a cui tutti i CIO dovrebbero aspirare, è quello dei leader digitali che sconvolgono l’impresa in modo produttivo: “Sfruttando il potere della tecnologia, del cambiamento e del potenziamento del modo in cui l’impresa lavora, non solo abilitando l’attività corrente, ma influenzando anche il modo in cui l’azienda opera”.
Grossman sostiene che i CIO di successo del futuro aiuteranno il resto dell’azienda a sfruttare al meglio l’IT, la sicurezza, l’analisi dei dati e l’IA. Questi CIO lungimiranti si impegneranno con il resto dell’impresa, offriranno consulenza sugli acquisti tecnologici [in inglese] e costruiranno solidi ecosistemi di supporto interno ed esterno, concorda Richardson di PepsiCo.
“Un CIO di successo è un partner aziendale che contribuisce a definire la strategia identificando le aree in cui la tecnologia può generare il massimo valore per l’impresa”, afferma Richardson. “Quindi, a prescindere dal titolo, ritengo che sia di fondamentale importanza avere un ruolo che supervisiona l’intero stack tecnologico”.
Anche Clare Lansley, CIO di Aston Martin Formula Uno, sottolinea l’importanza strategica del ruolo di CIO, sostenendo che i grandi leader IT fanno sentire la loro voce in modo appropriato e costruttivo. Le grandi idee possono venire da qualsiasi parte, sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Secondo Lansley, i leader di successo della prossima generazione dovranno essere più aperti e disponibili.
“Bisogna avere una mentalità aperta”, dice. “Le persone devono sentirsi a proprio agio nel venire a parlare con voi. È necessario essere un forte comunicatore, perché, soprattutto in un’azienda come questa, ci sono personalità forti e molto concentrate sul loro settore specifico”.
La ricerca di nuove idee richiede anche una certa consapevolezza delle tecnologie emergenti. Lansley definisce questa forma di scansione dell’orizzonte a lungo termine come “tenere il dito sul polso”. Haake di Harvey Nash riprende un tema simile, affermando che i CIO di successo del futuro saranno dirigenti in grado di aiutare l’azienda a sfruttare una pipeline infinita di innovazioni.
“Il resto del consiglio direttivo guarderà a loro come alle persone che comprendono il mondo della tecnologia”, spiega Haake. “Ogni volta che spunta una nuova novità – quantistica, blockchain o altro – saranno le persone a cui ci si rivolgerà per avere risposte su cosa fare dopo”.
La buona notizia è che la maggior parte dei CIO riconosce l’esigenza di aiutare l’azienda a sfruttare al meglio le tecnologie emergenti. Secondo l’indagine State of the CIO 2023 [in inglese] di CIO.com, il compito numero uno dei responsabili IT entro il 2026 sarà quello di promuovere l’innovazione. Richardson di PepsiCo concorda sul fatto che la grande priorità sarà quella di fornire soluzioni creative ai problemi aziendali.
“Nei prossimi 10 anni, i CIO di successo faranno un cambiamento importante: il ruolo si concentrerà in modo massiccio sull’innovazione”, osserva. “I CIO del futuro dedicheranno più tempo alla strategia aziendale e allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi che favoriscano la crescita”.
Per Adam Warne, CIO di River Island, il Chief Information Officer di nuova generazione sarà caratterizzato dalla forza in cinque aree-chiave. In primo luogo, saranno ascoltatori che non presumono di avere tutte le risposte giuste. In secondo luogo, saranno guardiani in grado di assicurare che la crescita sarà gestibile, sicura e protetta.
In terzo luogo, i CIO del futuro costruiranno solide partnership con aziende esterne per sfruttare le capacità che non possono costruire internamente. In quarto luogo, i CIO saranno giudici indipendenti che utilizzeranno la loro stretta conoscenza dei dati per fornire una visione non parziale delle decisioni aziendali. Infine, secondo Warne, i grandi CIO del futuro saranno dei leader.
“Fornire una direzione chiara sulla strategia di business e tecnologica e supportare i team di persone affinché siano il più possibile autonomi, guidando il proprio valore come se fossero mini-aziende a sé stanti, sarà l’unico modo per ottenere risultati al passo mantenendo una base di costi adeguata”, conclude.