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Investire nell'intelligenza artificiale più che nelle persone? Ecco perché può essere un errore
Per le imprese, è fondamentale iniziare dalla forza lavoro esistente e demistificare gli sviluppi dell’IA. Dovrà essere trasparente con la sua strategia, condividere esempi di come la gen AI amplifica le capacità umane e sottolineare come i vantaggi creati saranno utilizzati per migliorare la formazione e lo sviluppo.
Sarà molto utile parlare accuratamente con i collaboratori dell’IA generativa: è pur vero che questa tecnologia può apportare una maggiore produttività e aumentare le capacità del business, ma le aziende sanno anche di non poter utilizzare la gen AI per migliorare i loro profitti a breve termine. L’efficacia dell’IA dipende da un contributo umano impegnato e attento.
Nel settore dell’assistenza ai clienti, per esempio, i ruoli di molte persone stanno cambiando a causa dell’automazione e della IA generativa. Poiché questa tipologia di lavoratori trascorre la maggior parte del suo tempo a parlare con gli utenti, ha sviluppato competenze linguistiche e comunicative molto ricche e articolate, nonché l’abilità nell’interagire con loro in numerose situazioni alla ricerca di soluzioni reciprocamente accettabili. Ora potrebbero scoprire che il loro lavoro consiste nell’incanalare un maggior numero di richieste online ai chatbot.
La loro esperienza e le loro competenze si prestano a una nuova funzione: l’ingegneria dei prompt, il processo di progettazione e perfezionamento degli input testuali per migliorare i risultati dei modelli di intelligenza artificiale. Si sta scoprendo, addirittura, che gli ex dipendenti del servizio clienti sono spesso molto più bravi a lavorare e interagire con gli LLM rispetto ai programmatori. LLM più accurati portano a soluzioni di IA più precise, che hanno un impatto positivo sul servizio clienti e sui profitti dell’azienda.
Nonostante ciò, l’indagine Pulse of Change di Accenture mostra che mentre il 94% della C-suite intende aumentare gli investimenti tecnologici nel corso di quest’anno, solo il 26% di questi sarà focalizzato sulla riqualificazione della forza lavoro. Nel 2023, solo il 5% delle aziende formerà l’intera forza lavoro per lavorare con la gen AI. Occorre, quindi, incoraggiare le aziende a rafforzare i loro dipendenti con nuove competenze che potranno rivelarsi fondamentali per ottenere il massimo dalla tecnologia. Queste cifre dimostrano l’urgenza di riqualificare la forza lavoro.
Il dividendo della diversità
Come sottolinea il nostro rapporto Tech Vision, stiamo assistendo per la prima volta a una generazione di tecnologia più intuitiva, sia nel design che nella sua natura, la quale mostra un’intelligenza più simile a quella umana, facile da integrare in ogni aspetto della nostra vita. Con questi progressi, le aziende devono assicurarsi che tali strumenti siano creati con principi di IA responsabile incorporati, lavorando su governance, gestione del rischio, responsabilità e spiegabilità.